La prospettiva di costruire architetture “mobili” dentro architetture “immobili”, mondi leggeri e cangianti in continuità e mutuo completamento con il regno della stabilità e della permanenza rappresentato dall’architettura di petra, ci appare una via proficua per pensare allo spazio da abitare contemporaneo.
Con un processo di progressiva colonizzazione degli spazi tramandati dal tempo passato, senza cedere alla tentazione della conservazione a tutti i costi, abbiamo lavorato nella consapevolezza che la leggerezza del tempo presente può diventare prolifica e fruttuosa solo se innestata in profondità nel corpo duro e pesante della città di pietra che la storia ci ha consegnato.
La mostra si è tenuta ad Ascoli Piceno presso la chiesa sconsacrata di S. Andrea nel giugno del 2008 con il gentile contributo della ditta – Desuite – di Morrovalle (Mc). Oltre al prototipo al vero del “macroggetto”costruito a partire da uno dei lavori degli studenti nell’anno accademico 2006-07, in mostra sono stati presentati i modelli in scala 1:5 di 6 dei lavori svolti durante il corso, scelti perché particolarmente meritevoli insieme ai titolari dell’azienda. Alla mostra evento, ha seguito la pubblicazione del libro “Macchine per abitare: quaderno di ricerche e sperimentazioni sull’interno architettonico”, edito da Clean (Napoli) a cura del Prof. N. Flora.Nel libro sono riportati scritti di diversi autori sull’argomento ed in appendice sono stati riportati i lavori di tutti gli studenti del corso di Interni dell’anno accademico 2006-07.
L’allestimento è stato curato da Kumka Michela e Andrea Stortoni, con la collaborazione di Riccardo Pagnoni, Annalaura Petrucci,Jessica Zunica. Evento a cura di Nicola Flora.